Il ruolo del controllo della tensione nella taglierina ribobinatrice

Parlando di materiali per imballaggio, tra i più diffusi troviamo: BOPP, OPP, CPP, PET, PVC, LDPE, HDPE, materiali complessi quali ad esempio, PET + ALU + LDPE, carta.
Si tratta nella maggior parte dei casi di materiali flessibili non estensibili che necessitano normalmente di essere svolti, lavorati (tagliati, incisi con laser, perforati, …) e riavvolti in bobine di diametri e larghezze diverse dalla bobina di partenza e anche diverse tra loro.
Durante lo svolgimento e il successivo riavvolgimento, è importante mantenere una tensione ottimale del materiale per ottenere bobine finite uniformi e prive di difetti.
Come garantire un controllo ottimale della tensione del film
Per quanto riguarda le taglierine ribobinatrici, è importante che esse vengano progettate, costruite ed equipaggiate con la giusta dotazione in modo da tenere presente questa esigenza fin dall’ingresso del materiale in macchina.
Durante lo svolgimento della bobina madre è importante affidare la gestione della tensione del materiale a un servo motore (per la precisione un motore A.C. asincrono vettoriale gestito da inverter digitale), anziché semplicemente a un freno pneumatico. Quest’ultimo rimane comunque presente in macchina, ma solo per la gestione di un ipotetico “black-out” elettrico o per una fermata in regime di “emergenza”.
Il servo motore nella zona di svolgimento costituisce un motore aggiuntivo rispetto ai due normalmente già presenti sulle taglierine: quello al traino e quello all’avvolgimento.
Il servo motore aggiuntivo nella zona di svolgimento, ove previsto, garantisce appunto un controllo estremamente preciso e performante della gestione automatica della tensione in svolgimento che viene così controllata direttamente dal computer della macchina, con tempi ridotti al minimo e senza interazione da parte dell’operatore.
Vantaggi funzionali del servo motore nel sistema di svolgimento
Avere questo servo motore aggiuntivo significa inoltre “rigenerare energia” durante il funzionamento, energia che altrimenti verrebbe dissipata nell’ambiente sottoforma di calore dal freno pneumatico, con conseguente consumo delle pastiglie ed emissione (seppur limitata) di polveri dovute all’usura delle pastiglie stesse.
Tutte le nostre macchine, sia quelle compatte che quelle con svolgitore indipendente, sono idonee a supportare il terzo servo motore, ovvero quello dedicato al controllo dello svolgimento della bobina madre.
In particolare, nella serie di taglierine modello SRP 162/182/SVI è previsto di serie anche il carro di svolgimento indipendente di tipo “shaftless” -senz’albero, configurazione che particolarmente si presta a essere completata dal servo-motore.
Vantaggi del carro di svolgimento shaftless indipendente
La configurazione con svolgitore indipendente tipica delle SRP offre anche altri vantaggi, ad esempio:
• permette di poter accedere molto più facilmente ai gruppi di taglio per sostituirli se rotti o consumati, per riposizionarli, ecc.;
• è dotata di ponte di unione per il passaggio aereo del film;
• è presente “già di serie” anche la tavola di giunzione del film sul gruppo di svolgimento. Particolare questo non trascurabile quando si vogliono effettuare giunzioni dei film perfette sulle nuove bobine madri che vengono caricate in macchina;
• le possibili fonti di vibrazioni vengono naturalmente “allontanate” dal corpo della macchina.
Alberi frizionati ad alte prestazioni per un avvolgimento perfetto
Un altro elemento che fa la differenza quando si tratta di mantenere costante la tensione del materiale lavorato è costituito dagli alberi in avvolgimento, che devono essere dotati di frizioni di ultima generazione.
Le nostre taglierine e ribobinatrici sono fornite di alberi frizionati con speciali anelli recentemente brevettati, i quali sono assemblati su cuscinetti a sfere al fine di ridurre al minimo il momento d’inerzia in fase di attivazione/ancoraggio.
Inoltre hanno un peso estremamente contenuto poichè sono costruiti in una speciale lega di alluminio aeronautico, con trattamento termico antiusura: il peso per singola unità è esattamente di un terzo rispetto al paritetico anello tradizionale in acciaio.
La leggerezza intrinseca di questi speciali anelli frizionati è fondamentale anche per la “manipolazione” degli stessi durante le fasi di cambio formato mandrini (da 70 a 76,2 mm. e viceversa). Tutto questo si traduce in un momento d’inerzia ridotto al minimo e ciò rende questi anelli estremamente performanti, garantendo un eccezionale controllo sulle tensioni trasmesse ai materiali lavorati.